Tra Monterchi e Citerna
Tempo di percorrenza: 5 ore (incluse tappe per osservazioni storico-naturalistiche)
Itinerario: parzialmente segnato CAI
Dislivello:490 m
Difficoltà: poco impegnativo
Attrezzature: preferibilmente scarpe da trekking, borraccia
L’itinerario si snoda intorno ai cosiddetti Monti di Giunone che, secondo la tradizione, sarebbero connessi al culto delle acque e della fertilità femminile. Su uno dei due monti è arroccata Monterchi e sull’altro Citerna, due paesi così vicini eppur così lontani: uno toscano l’altro umbro, uno guelfo e l’altro ghibellino, uno dei fiorentini l’altro del papa. Il mito di Ercole è rimasto impresso nel nome del primo dei due paesi: da Mons Herculis a Montercole ed infine Monterchi. L’area del comune si sviluppa nelle due vallette del Cerfone e del Padonchia. Sarebbe stata questa, secondo la leggenda una delle prime terre emerse dal mitico Lago di Lerna. E’ nel cimitero di Monterchi che Piero della Francesca dipinse la famosissima Madonna del Parto. Il borgo di Citerna ha la forma allungata e si apre su di un incomparabile panorama che spazia sulla Valle del Tevere e sui Monti che la racchiudono. Secondo alcuni, il nome del paese deriverebbe da un’antica cisterna per la raccolta di acqua piovana posta sul sagrato della Chiesa di San Michele Arcangelo.