Il Torrione - XIX Edizione Rassegna Teatrale dialettale Nazionale
26/02/2019
Citerna Comune
citerna@infoaltaumbria.it
“IL TORRIONE”
Rassegna Nazionale di Teatro
XIX edizione
Il 1 marzo è la data che segna l’inizio della XIX edizione della Rassegna teatrale Nazionale dialettale de “Il Torrione” tutta a marchio Citerna presso il Teatro Bontempelli ed apre così la nuova stagione primaverile di ben 6 appuntamenti fino al 3 maggio, per poi concludersi nella serata del sabato 11 maggio con una premiazione che sarà del tutto originale.
Come in passato anche per il 2019, la Uilt Unione Italiana Libero Teatro Umbria, nella persona di Domenico Santini, ha assunto la direzione artistica della rassegna in oggetto, in stretta collaborazione con il Comune di Citerna e la Proloco della ridente cittadina umbra, che ha preso in mano materialmente la gestione organizzativa della manifestazione.
Si è provveduto alla redazione del bando inviato a tutte le compagnie aderenti alle due maggiori federazioni nazionali riconosciute di teatro amatoriale (Uilt/Fita), oltre che reso pubblico attraverso tutti i mezzi disponibili (rete/giornali/ecc..).
Come nelle precedenti edizioni, pur mantenendo una spiccata prevalenza nella scelta delle compagnie selezionate per la presentazione di opere in vernacolo, si è voluto in parte aprire anche a spettacoli in lingua, al fine di offrire una panoramica più rappresentativa e qualificata del teatro.
Il riscontro avuto in termini di domande presentate ha anche questo anno premiato questa scelta con la richiesta di partecipazione di oltre 60 gruppi, sparsi in tutto il territorio italiano. Ciò ha portato ad una selezione difficile, che necessariamente ha dovuto escludere anche opere di sicuro valore, a prescindere dalla forma e dal genere presentato. La scelta è caduta su due gruppi campani, su uno lombardo, uno piemontese, uno marchigiano ed uno umbro, con una particolare attenzione verso opere di autori italiani contemporanei, nello spirito del bando predisposto.
Ci auguriamo che anche il riscontro del pubblico sia favorevole, come d’altra parte si è riscontrato in passato, onde permettere che questa manifestazione ormai consolidata, abbia anche in futuro un prosieguo denso di soddisfazioni, che possa ripagare gli sforzi profusi da tutti i soggetti interessati, a partire dal Comune e dalla stessa Proloco.
L’ingresso per singolo spettacolo della Rassegna principale IL Torrione è di 8 € con la possibilità di avere quasi 2 spettacoli omaggio facendo l’abbonamento sin da ora, dal costo di 40 €, contattando la proloco locale sia tramite website www.prociterna.it oppure alla mail proloco@prociterna.it, oppure contattando i numeri telefonici al sig. Marco 3335657592 e Infopoint Citerna: 338 8817814 - 075 8592237 (interno 223) o ai telefoni comunali 075/8592237 075/8592119 chiedendo dell’ufficio cultura.
Di seguito si inviano le note sugli spettacoli in calendario.
Calendario Festival TORRIONE 2019
Venerdì 1 marzo 2019
COMP. G.LUCARONI – Mogliano (MC)
“TUTTA COLPA DE LU VUSCIU DELL’OZONO” di Pietro Romagnoli
Regia di Pietro Romagnoli
Il buco dell’ozono fa discutere da anni scienziati e ricercatori di tutto il mondo: infatti alcuni credono che esso si stia allargando sempre di più, mentre altri sostengono che negli ultimi anni si stia restringendo. Gli studi si concentrano soprattutto sui rischi futuri che questo fenomeno potrà causare alla vita sulla terra. Nessuno scienziato, però, ha mai previsto l’effetto catastrofico che il buco dell’ozono è riuscito a provocare ad una “normale” famiglia dei nostri giorni. La commedia ci farà scoprire in maniera scherzosa e divertente come la vita (già abbastanza complicata) di undici persone, alle prese con una quotidianità fatta di tecnologia, sogni e amori, ma anche di bollette da pagare, crisi del lavoro e risparmi volatilizzati, possa essere sconvolta da un fenomeno naturale. Qualunque sia l’esito finale, non preoccupatevi: è “tutta colpa de lu vusciu dell’ozono”!
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Venerdì 15 marzo 2019
TEATRO DEI DIOSCURI – Campagna (SA)
“UOMO E GALANTUOMO” di Eduardo De Filippo
Adattamento e regia di Antonio Caponigro
Sul sottile filo che separa realtà e finzione, passando attraverso la pazzia (per bisogno/fame o per opportunità/etichetta sociale), si gioca questo testo molto particolare di Eduardo.
Il tema del doppio la fa da padrone: comicità-drammaticità, attori-personaggi; uomini-galantuomini; nobili-plebei; ricchezza-miseria; verità-menzogna. Personaggi attori e attori personaggi, sani
che si fingono pazzi e pazzi che tornano sani, fratelli veri e fratelli finti, madri vere e madri finte, padri legittimi e padri illegittimi si susseguono sulla scena intrecciando, l’una nell’altra, vicende speculari. …e il “la llà ra llà lì, la llà ra llà là”, necessità prima di Alberto, poi del Conte Carlo, quindi di Gennaro, diventa una sorta di mantra corale … giocoso, scaramantico o liberatorio?
La maschera, che domina la scena, ricorda il continuo sdoppiamento dell’essere umano stesso tra finzione e realtà.
Così il piano luci, così la scenografia vuota-piena che delimita gli spazi fisici e mentali, lasciando comunque intravedere, così la “biancheria artistica” costantemente presente e agita in scena.
Su questo doppio binario si è mosso anche questa volta il lavoro di ricerca di Teatro dei Dioscuri, sospeso a metà tra la tradizione ed il tradimento.
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Venerdì 29 marzo 2019
Comp. Teatrale ARCA – Borgo Trevi (PG)
“UN GRAZIOSO VIA VAI” di Marco Tassara
Regia di Graziano Sirci
Roberto eterno latin lover, fa credere allo zio ricco, di essersi finalmente sistemato e di essere in procinto di formare una famiglia. Con la lauta rendita elargitagli dallo zio invece, forte dell’aiuto della fidata segretaria Cristina riesce ad assecondare la sua innata passione: le hostess! Ecco così che, nell’appartamento di Roberto, si avvicendano tre avvenenti “fidanzate”: l’ammaliante francese Chantal la premurosa inglese Peggy e l’energica tedesca Brigitte, ognuna chiaramente ignara dell’esistenza delle rivali. A complicare le cose ci sono dei vicini di casa tutt’altro che “registrati”: Anacleto sfortunato single che, alla disperata ricerca di compagnia, invia in una rubrica per cuori solitari in internet non una sua foto (e si capisce), ma dell’aitante vicino Roberto e, guarda caso, riesce nell’intento di conoscere Paola , un’altra hostess, e Cesira procace vicina canterina che cerca da anni di tradire il gelosissimo e rozzo marito Achille. Tutto fila liscio, finché i nostri personaggi non decidono, contemporaneamente, di andare a trovare l’amato Roberto…
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Venerdì 12 aprile 2019
Ass. Cult. Ronzinante – Merate (MI)
“QUESTO OTELLO E’ TUTTA UN’ALTRA STORIA” di Andrea Motta
Regia a cura del gruppo
Secondo Iago "il Moro è d'animo franco e leale, ritiene onesto ogni uomo che anche solo appaia tale" (Otello I,iii) e tutti concordano sul fatto che l'alfiere conosce bene i suoi polli, quindi possiamo fidarci. Desdemona, facendo attenzione agli indizi, si rivela una giovane un po' ribelle, ma caritatevole e determinata, che di certo diventerebbe una donna di grande fascino e personalità, se la sua maturazione non venisse interrotta così brutalmente E' una rivelazione che dà alla sua fine una sublimità ancor maggiore che se non fosse davvero solo l'allegoria della fedeltà coniugale muliebre. Iago, il più cattivo di tutti i cattivi, fornisce così tanti moventi per il suo agire, da far dubitare che ce ne sia uno vero, portando a considerarlo niente altro che un sadico. Ma se la mancanza di motivi validi nascondesse una missione educativa: rendere immortali e sublimi i personaggi di Otello e Desdemona facendogliene passare tante per riempire le platee di ogni tempo in tutto il mondo di pietà catartica? Difficile da credere, al punto che Iago, stanco del disprezzo generale, decide di dimostrare la nobiltà nascosta dietro il suo agire subdolo non facendo niente di quel che fa di solito, convinto che così la storia perderà ogni valore drammatico ed educativo Questa la premessa principale che, insieme all'ingenuità di Otello e alla volitività di Desdemona, dà inizio ad una storia parallela, ma intrecciata inestricabilmente all'originale, ricca di citazioni e fraintendimenti, strategie e contromosse estemporanee, ma soprattutto risate.
Venerdì 26 aprile 2019
LA CORTE DEI FOLLI Comp. Teatr. – Fossano (CN)
“NEL NOME DEL PADRE” di Luigi Lunari
Regia di Stefano Sandroni
Una donna ed un uomo si ritrovano in una sorta di limbo, un “non-luogo” e “non-tempo” che i due sono costretti a condividere con l'intento di liberarsi dal proprio drammatico passato per adire finalmente ad una meritata pace eterna. Rosemary e Aldo, realmente esistiti, provengono da due mondi opposti e sono figli di due famosi uomini politici di contrapposte posizioni ideologiche, che hanno segnato la storia. Lei figlia di un diplomatico capitalista, vero e proprio protagonista del mondo del potere e del danaro, lui figlio di un leader comunista, perseguitato politico costretto all'esilio all'estero per molti anni. Entrambi i figli sono rimasti irrimediabilmente schiacciati dalla personalità e dalle ambizioni – pur così diverse – dei loro padri, pagando un prezzo durissimo. Una “commedia sentimentale” – come la definisce Lunari stesso - che si sviluppa nel dramma di questi due personaggi che si svelano gradualmente, attraverso un dialogo serrato e liberatorio a tratti ironico, tenero, duro e commovente, che li porterà, nel comune addormentarsi nella morte, verso un meritato lieto fine.
Venerdì 3 maggio 2019
ASS. CULT. ELLEMMETI – Napoli (NA)
“INDOVINA CHI SVIENE A CENA’ “di Davide Conati
Regia di Orazio Picella
Pierre e Filly sono una coppia di fatto che vive insieme da sei mesi all’insaputa della dispotica ed autoritaria sorella di Pierre che a sorpresa un giorno decide di invitarsi a cena. Da questa semplice circostanza si scateneranno una girandola di equivoci e situazioni divertenti che vedranno coinvolti anche altri personaggi. In questa storia tutti hanno qualcosa da nascondere, ma probabilmente quelli che la società etichetta ipocritamente come “diversi” saranno gli unici sinceri rispetto agli altri che, al contrario, avranno modo di rivelarci i propri scheletri nell’armadio. La commedia comica scritta da David Conati è stata diretta con mano leggerissima per non sovraccaricare con caratterizzazioni eccessive i personaggi che di per sé incarnano degli stereotipi comuni nella società attuale.